domenica 27 settembre 2009

Eros - La mano


Il tatto. Di certo uno dei primi sensi che viene stimolato quando c'è di mezzo la passione. Uno di quelli che può farla scattare. Tocchi rapidi, fugaci, che stimolano il desiderio, lo accrescono, lo rendono devastante. Un semplice sfiorarsi può diventare l'inizio di turbini di passione, che difficilmente riusciranno ad essere domati.
Ed è proprio con un tocco, certo non proprio "innocente" che si apre il primo degli episodi di Eros, film collettivo, dove questo dio viene sviscerato, raccontato da più punti di vista.
Il primo episodio è affidato a Wong Kar Wai, maestro del cinema orientale, che riesce a giocare sull'eterno contrasto tra eros e tanatos mettendo al tempo stesso in scena i pregiudizi di una società borghese, le sue convenzioni, le sue imposizioni.
Echi lontani di canzoni, fotografia bellissima, in grado di giocare con luci soffuse e i colori brillanti, che solo l'oriente può offrirci, incorniciano la storia, accompagnando gemiti e sospiri. Storia che mette in mostra tutto il tormento che c'è dietro l'amore ed il sesso, come solo un grande maestro può fare.

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