lunedì 28 settembre 2009

Stasera su Rete 4 "La casa degli Spiriti"


La casa degli Spirti è uno dei romanzi più famosi della Allende che nel 1993 è diventato (in modo disastroso) un film. Certo, riassumere in un unico copione un malloppo di 400 pagine con le storie di 4 generazioni non è certo facile, ma i danni maggiori, strano a dirsi, non sono dati dalla sceneggiatura.
Sì, ci sono pecche, troppi tagli, la storia viene schematizzata all'osso. E questo, volendo, potrebbe anche essere un bene, potrebbe essere un invito alla lettura del ben più complesso romanzo.
Il problema è che, a chi guarda, sembra di assistere ad un teleromanzo sudamericano di terz'ordine. Un racconto cileno affidato ad un regista danese (Billie August) che sceglie come ambientazione il paesaggio portoghese dove un attore inglese e tre attrici Hollywoodiane tentano di interpretare alla meno peggio i ruoli affidati loro (credo abbiano messo i nomi in una scatola e li abbiano pescati a caso, visto che a Meryl Streep tocca fare la ragazzina prossima alle nozze). Unici rimandi al contesto originario una Paloma suonata a ripetizione e i nomi dal sapore latino. Decisamente scadente.

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